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CMZ Machine Tool Manufacturer ogni anno costruisce circa 500 macchine. Nella foto il tornio CNC serie TC modello TC 35Y 1350.
A quasi 70 anni dalla sua fondazione il bilancio di CMZ è più che positivo, e il merito va attribuito in gran parte alla strategia produttiva e commerciale adottata per far fronte a una sempre maggiore esasperazione delle tempistiche di consegna e a tutto ciò che ne consegue. Ne parliamo con Paolo Paccagnini, Amministratore Delegato di CMZ Italia, filiale del costruttore spagnolo Machine Tool Manufacturer.
Qualità massima, costi contenuti e soprattutto tempistiche di consegna sempre più esasperate sono la base dell’industria manifatturiera di oggi. È ormai da tempo assodato che l’automatizzazione estrema diventa la soluzione assoluta, un bene necessario soprattutto per settori, come l’automotive, che più di altri vivono quotidianamente tale estremizzazione. A pensarla così è anche Paolo Paccagnini, Amministratore Delegato di CMZ Italia (www.cmz.com/it), filiale italiana dello storico costruttore spagnolo di torni a controllo numerico CMZ Machine Tool Manufacturer: circa 270 dipendenti, un giro d’affari medio che si aggira intorno ai 50 milioni di euro annui per un totale di circa 500 macchine costruite ogni anno divise attualmente sulle tre linee TC, TX e TA. E ancora: headquarter in Spagna, quattro sedi europee in Germania, Francia, Regno Unito e Italia, a cui si aggiunge il nuovo stabilimento di 7.000 metri quadrati, sorto recentemente nei pressi di Bilbao, in Spagna.
I torni CNC di CMZ sono divisi storicamente su tre linee di prodotti – TC, TX e TA – a cui si è aggiunta da metà dello scorso anno la TD. Nella foto un modello TD 35 Y 800 pronto per la consegna.
A quasi settant’anni dalla sua fondazione, il bilancio di CMZ è più che positivo e il merito va attribuito in gran parte alla strategia produttiva e commerciale adottata: nonostante i clienti provengano dai più svariati settori merceologici, il costruttore spagnolo sceglie di lavorare quasi unicamente nei mercati in cui sono presenti le sue filiali. Quindi Spagna, Germania, Francia, Regno Unito e Italia. Tre le ragioni principali. “Intanto essere più vicini al cliente ci permette di comprenderne meglio le esigenze e quindi di offrire un servizio migliore”, ci spiega Paccagnini. “In secondo luogo perché evitare il passaggio intermedio che coinvolge la figura dell’importatore ci consente di contenere i costi per il cliente finale delle nostre macchine. E infine essere vicini fisicamente ai nostri clienti assicura la fornitura di un servizio di assistenza tecnica più adeguato”.
Ed è proprio sulla questione legata all’assistenza tecnica che Paolo Paccagnini si sofferma, perché uno dei fiori all’occhiello di CMZ. “Ciascuna delle nostre filiali”, ci racconta”, dispone di personale tecnico interno preparato, poiché formato e continuamente aggiornato direttamente sulle nostre macchine. Chi chiama per un guasto o per un altro problema viene messo immediatamente in contatto con uno dei nostri operatori, in grado di dare un feedback in tempo reale grazie alla conoscenza approfondita delle nostre macchine; inoltre, nell’80% circa dei casi è capace di fare una diagnosi prima di intervenire presso il cliente”. In secondo luogo, tutti i pezzi di ricambio, dal più grande al più piccolo, sono disponibili presso il magazzino della casa madre spagnola e, nel giro di massimo 24 ore, possono essere recapitati presso la sede del cliente, dove, al momento della consegna, il tecnico CMZ è già presente in loco per la manutenzione.
“Le nostre macchine non si limitano alle operazioni di tornitura fine a se stesse, ma forano, fresano, eseguono dentature e così via”, sostiene Paolo Paccagnini, Amministratore Delegato di CMZ Italia.
Ma perché oggi conviene investire in un tornio CNC quando sul mercato sono disponibili macchine multitasking sempre più evolute? “I nostri torni”, ci risponde Paccagnini, “sono divisi attualmente su tre linee di prodotti – TC, TX e TA – a cui se ne aggiunge una quarta, la TD, che abbiamo iniziato a produrre circa a metà dello scorso anno. Si tratta di macchine che non si limitano a operazioni di tornitura fine a se stesse, ma sono in grado di fare molto di più: forano, fresano, eseguono dentature e così via. Rispetto alle altre serie, le macchine della linea TX in particolare possono avere fino a tre torrette e pertanto, oltre a consentire di effettuare diverse lavorazioni in un unico serraggio, permettono di ridurre i tempi di produzione grazie alla possibilità di far lavorare tre o quattro utensili contemporaneamente sullo stesso pezzo”.
E contenere i tempi di produzione è particolarmente importante in settori come l’automotive, comparto da cui deriva buona parte del fatturato di CMZ. “I nostri clienti”, aggiunge Paccagnini, “sono soprattutto terzisti che lavorano per costruttori di automobili. A loro vendiamo principalmente soluzioni integrate con sistemi di carico, scarico, immagazzinaggio dei pezzi completamente automatizzati e realizzati all’interno della nostra azienda”.
I torni della linea TX possono essere equipaggiati fino a tre torrette e pertanto, oltre a consentire di effettuare diverse lavorazioni in un unico serraggio, permettono di far lavorare più utensili contemporaneamente sullo stesso pezzo. Nella foto il modello TX 66 Y3.
Progetti per il futuro? “Al fine di migliorare la logistica e aumentare il numero delle macchine prodotte”, ha concluso l’Amministratore Delegato di CMZ Italia, “abbiamo recentemente inaugurato un nuovo stabilimento di circa 7.000 metri quadrati nei pressi di Bilbao, dove, da metà dello scorso anno, abbiamo iniziato a produrre una nuova linea di torni, la TD. Si tratta di macchine che, rispetto a quelle appartenenti alle altre tre linee, hanno dimensioni considerevolmente più grandi, sia in lunghezza, (parliamo di due o tre metri) che in capacità di tornitura; sono dotate di fori mandrino fino a 190 mm e hanno una capacità di lavorazione fino a 600 mm di tornitura con un volteggio da 900 mm”. ©TECN’È
Contenere i tempi di produzione è particolarmente importante in settori come l’automotive, comparto da cui deriva buona parte del fatturato di CMZ. Nella foto il modello TA 20 TM 400.
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