Nella Bergamasca tre preti creano un fondo per pagare i tamponi ai fedeli No Vax e No Green Pass - la Repubblica

2022-06-25 04:11:55 By : Ms. Candy Wang

Istituire un fondo solidale, grazie alle donazioni dei parrocchiani, per pagare i tamponi a chi non è vaccinato e ha necessità di ottenere il Green Pass: è la decisione di tre sacerdoti della Bergamasca - don Alessandro Nava, don Emanuele Personeni e don Andrea Testa, rispettivamente parroco e vicari parrocchiali dell'Unità pastorale di Mapello, Ambivere e Valtrighe - per dimostrare solidarietà a chi esercita "il diritto costituzionalmente garantito a non aderire alla vaccinazione sperimentale", come si legge nella lettera distribuita ai fedeli insieme a un opuscolo intitolato "Covid-19. I conti non tornano".

Espressioni e concetti - a cominciare dall'aggettivo "sperimentale" utilizzato per definire vaccini approvati dall'Agenzia europea del farmaco e già somministrati a oltre 40 milioni di italiani - cari ai no vax, di cui però il parroco non ammette né smentisce di condividere le posizioni. "Quello che pensiamo è scritto chiaramente nella lettera e non ho intenzione di dire altro sull'argomento - è il solo commento di don Nava - Il nostro obiettivo è dare un segnale concreto di vicinanza a chi in questo periodo vive una situazione di sofferenza, magari perché ha perso il lavoro, e non può permettersi di far fronte alla spesa dei ripetuti tamponi". E non vuole nemmeno far sapere se lui sia vaccinato o meno: "A questa domanda non rispondo" è la secca replica.

Nell'opuscolo - firmato perché "vogliamo assumerci fino in fondo la responsabilità di quanto diciamo" - i tre sacerdoti hanno messo nero su bianco le loro riflessioni in merito al coronavirus, al vaccino e alle politiche messe in atto dal Governo per far fronte all'emergenza sanitaria: "Si tratta di un punto di vista assai critico" avvertono nella lettera, specificando che "saremo lieti di venire a conoscenza di argomenti migliori dei nostri a favore di un sapere più istruito e di un pensiero più profondo per un agire più retto". La loro presa di posizione non sembra però essere stata accolta favorevolmente dai parrocchiani: "Per il momento al conto corrente che abbiamo indicato non sono ancora arrivate offerte - ammette il parroco - Ma l'iniziativa è stata lanciata da pochi giorni. E abbiamo informato i nostri superiori".

In effetti i responsabili dell'Unità pastorale di Mapello avevano inviato una comunicazione alla Diocesi di Bergamo: "Ci hanno informato di quanto avevano intenzione di fare, ma si tratta di una loro posizione personale - sottolinea il responsabile della comunicazione diocesana, monsignor Giulio Dellavite - La linea ufficiale della Diocesi, esplicitata in una nota inviata a tutte le parrocchie e più volte ribadita pubblicamente dal vescovo, monsignor Francesco Beschi, è la stessa di Papa Francesco. Il pontefice ha detto che vaccinarsi è un atto di amore per se stessi, per familiari e amici, per tutti". L'iniziativa dei tre sacerdoti ha scatenato il dibattito sui gruppi social locali: molti abitanti di Mapello (di cui Valtrighe è una frazione) e Ambivere si definiscono "a dir poco sconcertati" e qualcuno fa notare che "i preti dovrebbero occuparsi delle anime e lasciar perdere la politica".

Attonito per il contenuto della lettera e soprattutto dell'opuscolo è anche il sindaco di Ambivere, Silvano Donadoni, che è medico e ha combattuto in prima linea contro il Covid-19: "La pandemia è stata una calamità terribile e tra la gente ci sono ancora disorientamento e preoccupazione. Proprio per questo temi così delicati vanno affrontati partendo dalle evidenze scientifiche e non dalle opinioni personali - dichiara - Con tutto il rispetto, mi domando quali competenze possano avere dei sacerdoti in ambito medico". Il primo cittadino ha da poco ricevuto una copia dell'opuscolo diffuso dalla parrocchia e sta preparando una risposta ufficiale, che firmerà insieme alla sindaca di Mapello, Alessandra Locatelli: "La discussione va ricondotta in un ambito scientifico, abbandonando quello pseudo-divulgativo - ribadisce - L'evidenza scientifica è che grazie ai vaccini abbiamo avuto un crollo verticale dei contagi e dei ricoveri. Vedere diffusi messaggi semplicistici su questo tema mi fa particolarmente male, come sindaco e come medico che nei mesi scorsi è stato ricoverato per un edema polmonare dovuto allo stress per la grave situazione che stavamo affrontando". E per quanto riguarda la lettera firmata dai sacerdoti, Donadoni sottolinea con forza che "il vaccino non è sperimentale. Sono state superate tutte le tre fasi di sperimentazione. È stato approvato in tempi così brevi perché sono stati ridotti i tempi burocratici, non quelli scientifici. Il resto sono semplici chiacchiere".