Brindisi, muore infermiera 27enne: è finita contro un palo dopo notte di lavoro in ospedale. La Cgil: "Doppio turno massacrante" - la Repubblica

2022-05-14 21:05:03 By : Ms. Daisy Chan

Una infermiera di 27 anni, Sara Viva Sorge, di San Vito dei Normanni (Brindisi), ha perso la vita in un incidente stradale avvenuto sulla strada provinciale che collega San Vito dei Normanni a San Michele Salentino, nel Brindisino. A quanto accertato, questa mattina, intorno alle 6.40, la donna ha perso il controllo della sua auto, una Renault Twingo, andando a sbattere contro un palo. Sul posto carabinieri, vigili del fuoco e sanitari del 118. Dalle ricostruzioni, è emerso che la giovane infermiera stava rientrando a casa dopo avere finito il suo turno di lavoro in una struttura riabilitativa a Ceglie Messapica.

"Lavorava da 20 giorni alla Fondazione San Raffaele di Ceglie Messapica, ed è morta per un incidente in itinere mentre lasciava il lavoro e aveva fatto due notti consecutive dopo un turno settimanale piuttosto impegnativo, dato il carico di lavoro a cui vengono sottoposti i dipendenti della struttura". Lo scrivono in una nota Chiara Cleopazzo della Fp Cgil di Brindisi e Luciano Quarta dello sportello Salute e sicurezza dello stesso sindacato che specificano di aver denunciato altre volte la situazione.

La ragazza si chiamava Sara Viva Sorge ed era alla guida di una Renault Twingo lungo la strada provinciale che collega San Michele Salentino a San Vito dei Normanni, quando per cause ancora da accertare ha perso il controllo ed è andata a sbattere contro un palo. "Questa volta non si è trattato di un infortunio in un cantiere o dentro una fabbrica, ma come si dice in gergo, di un infortunio in itinere. Non per questo è meno drammatico e meno grave - aggiungono i sindacalisti -  e non solleva tutta la comunità da alcuni interrogativi su una lavoratrice assunta da poco tempo subito gettata nel mezzo di una situazione lavorativa complicata".

"Spesso per una unita lavorativa si arriva a gestire 10 degenti - concludono -  con un carico di lavoro al limite, per questo è incomprensibile un turno di lavoro lungo e con due notti consecutive, questo sicuramente non può consentire il recupero psicofisico dovuto".