Festa della Repubblica. Autorità civili e militari al Famedio e alla Colonna Votiva | Il Nuovo Torrazzo

2022-07-02 02:54:58 By : Mr. Allan Sun

Anche Crema s’è unita, poco fa, all’intero Paese per le celebrazioni del 2 Giugno, Festa della Repubblica. Come da tradizione, oltre al momento istituzionale con la doppia deposizione della corona d’alloro – presso la Colonna Votiva di piazzale Rimembranze e il Famedio di piazza Duomo – il sindaco Stefania Bonaldi per due giorni ha consegnato la Costituzione ai nei maggiorenni. Stasera il concerto della banda di Ombriano-Crema, oggi pomeriggio l’inaugurazione della mostra alle Sale Agello. La cerimonia cittadina è stata impreziosita dalle note del corpo bandistico cittadino, che ha eseguito diversi brani e un concerto, oltre a suonare lungo il corteo.

Tutte presenti le autorità civile e militari, così come le associazioni combattentistiche e d’arma, con labari e stendardi. Non sono voluti mancare, accanto a Bonaldi, al presidente della Provincia Mirko Signoroni e a Graziella della Giovanna, presidente del Comitato per la promozione dei principi della Costituzione, neppure alcuni sindaci del territorio: Adelio Valerani di Camisano, Gianni Rossoni di Offanengo e la vicesindaco di Dovera Rita Podestà. In piazza anche diversi candidati sindaco e candidati consiglieri, così come Matteo Piloni, consigliere regionale del Pd. “Questo è il terzo appuntamento nel quale celebriamo la Festa della Repubblica, avendo iniziato ieri e l’altro ieri con i neo 18enni, dedicando loro uno spazio esclusivo. Un obiettivo cercato, perseguito, perché senza i giovani questa festa rischia di diventare un cimelio, un viaggio che non raggiunge mai il domani”, ha premesso il sindaco nel discorso ufficiale.

“Il 2 giugno di 76 anni fa gli italiani, i nostri padri, nonni e bisnonni, scelsero il modo in cui volevano stare insieme. È così che nacque la nostra Repubblica, uno spazio pacifico e  democratico dove coesistono diversità di ogni genere, che può continuare a esistere solo se ogni nuova generazione lo sceglie e lo fa proprio, credendo nei suoi valori di pace,  solidarietà e eguaglianza”, ha proseguito il primo cittadino. Oggi tocca soprattutto ai più giovani, non in astratto, ma concreto e personale, prendere il testimone di questo impegno. Quello di preservare la democrazia. “In quel referendum del 1946 si scelsero anche le persone che avrebbero costruito la Costituzione, le regole del nostro stare insieme, un documento meraviglioso, ancora oggi una pietra miliare in ogni parte del mondo, una stella polare che, come ho detto ai giovani, ha orientato in concreto anche le mie decisioni di sindaca. Una Costituzione nata sui valori della Resistenza, in risposta agli orrori del Fascismo e dopo una Seconda Guerra Mondiale che aveva derubato la vita di tantissimi giovani. Anche questo ci siamo detti coi ragazzi, parlando del sacrificio di tanti loro coetanei e coetanee”, ha detto ancora Bonaldi.

“Ma, a differenza dell’Illuminismo, che considerava libertà, uguaglianza e indipendenza ‘condizioni naturali’ dell’uomo, per i Costituenti quei diritti non sono acquisiti per sempre, sono conquiste storiche, che vanno ogni volta riconosciuti, e successivamente garantiti”.  Bonaldi ha anche riflettuto su debito di ciascuno nei confronti della comunità. “Se è vero che non nasco libero e uguale, ma lo divento perché questo diritto mi viene riconosciuto, significa che dobbiamo a qualcuno tale privilegio, che gli siamo debitori. Ognuno è debitore nei confronti della comunità. Siamo debitori verso la famiglia, la scuola, il lavoro, che non è solo un diritto, ma è anche il modo attraverso il quale ciascuno di noi partecipa al progresso collettivo, ripagando quel debito. Anche per questo la mancanza di lavoro avvilisce giovani e meno giovani, non ci priva solo del sostentamento materiale, ma ci sottrae la possibilità intrecciare il nostro destino con quello della società di cui siamo parte, di saldare quel debito di gratitudine”.

Tutti, dunque sono invitati a partecipare da attori a questo gioco democratico, “da protagonisti e non da comparse, sforzandoci di recitare meglio che possiamo questo copione tracciato dalla Costituzione, che in questi anni ho avuto l’onore di consegnare a migliaia di neo diciottenni e di nuovi italiani perché ne orientasse il sentire e l’essere”. Il sindaco ha definito la Carta costituzionale come “uno dei capolavori della nostra storia, una grande amica che ci protegge dalle soggettività malate. Una Carta che ci onora, ma ci vincola anche a meritarne i contenuti, a interessarci della società che ci circonda”. Infine l’augurio: “Che ciascuno di noi cerchi di essere degno ogni giorno di questo grande atto di civiltà che i nostri padri e madri costituenti ci hanno donato e di onorarlo, impegnandoci con tutte le sue forze per testimoniare che la vita è una cosa seria”.

Alle Sale Agello presso il Centro Culturale Sant’Agostino nel pomeriggio di oggi verrà inaugurata la mostra La città ritrovata: luoghi, persone e storie a cura del Comitato di promozione dei principi della Costituzione e del Centro “Galmozzi”. Stasera, invece, a CremArena, il corpo bandistico “Giuseppe Verdi” di Ombriano-Crema offrirà alla cittadinanza cremasca l’atteso Concerto della Repubblica, organizzato in collaborazione con il Comune di Crema. Ore 21.

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