MILANO - Il nuovo “piano di sicurezza energetica nazionale” ha come soggetto attuatore l’Eni. Lo va congegnando l’ad Claudio Descalzi, tra soggiorni a Roma, dove ne parla con i vertici delle istituzioni, e mirati viaggi in Algeria, Qatar, Congo, Angola, dove l’azienda ha relazioni d’affari consolidate e peculiari. L’obiettivo sarebbe porre fine alla dipendenza dal gas russo, trovando per fine 2023 forniture diverse per metà dei 29 miliardi di metri cubi “russi”.
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