La Cisal incontra Occhiuto: "lavoro, sanità e personale al centro del confronto" - QuiCosenza.it

2022-05-14 21:02:36 By : Mr. Alex Lau

“È il momento di fare le cose e non di lamentarsi. La Calabria è una terra straordinaria lacerata da ferite profonde ma che può e deve riscattarsi”

CATANZARO – “Siamo soddisfatti dell’incontro avuto con il presidente Occhiuto con il quale abbiamo voluto discutere dei tanti problemi della nostra regione ma anche delle grandi opportunità che riserva la nostra terra“. È quanto dichiarano i dirigenti sindacali della Cisal Giuseppe Mazzei, Vitaliano Papillo e Gianluca Tedesco a margine dell’incontro con il presidente della Regione, Roberto Occhiuto.

“Occupazione, qualità del lavoro, infrastrutture, sanità, legalità, turismo – è detto in un comunicato del sindacato – questi i temi su cui abbiamo posto l’accento ribadendo al Governatore la nostra disponibilità al confronto per giungere ad azioni concrete e dare ai calabresi la Regione che si meritano”. Attraverso il Pnrr – ha detto Mazzei – abbiamo una straordinaria occasione per cambiare volto alla nostra regione. Fondamentale sarà investire in formazione e politiche attive del lavoro, fornendo strumenti che vadano oltre gli aiuti che soddisfano soltanto le esigenze momentanee e che poi non hanno ricadute di sviluppo duraturo.

Un ruolo importante – ha aggiunto – dovrà essere svolto dai centri dell’impiego che dovranno migliorare le infrastrutture tecnologiche favorendo l’incontro tra domanda e offerta di lavoro“. “I calabresi – ha spiegato Tedesco – meritano anche una macchina burocratica regionale efficiente che dia risposte all’altezza della situazione pure sulle attività ordinarie. Per questo abbiamo sottolineato al presidente l’importanza di una accurata riorganizzazione e riqualificazione del personale regionale, anche attraverso le progressioni verticali, nel solco tracciato dal ‘Decreto Reclutamento’, senza dimenticare di evidenziare il preoccupante fenomeno legato all’invasione dei ‘temporanei utilizzi’ registrato nel dipartimento regionale ‘Tutela della Salute’ e le criticità e le anomalie che insistono in un settore delicato e quanto mai strategico quale quello della Protezione civile regionale fresco di nuovo direttore generale. È il momento di fare le cose e non di lamentarsi – hanno concluso i dirigenti sindacali Cisal. La Calabria è una terra straordinaria lacerata da ferite profonde ma che può e deve riscattarsi”. 

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Il web meeting sulla gestione dei pazienti fragili tra le diverse figure coinvolte nelle strategie di cura e di prevenzione. Tra gli argomenti la dispensazione nel canale della distribuzione dell’antivirale orale Paxlovid e la prescrizione dell’anticorpo monoclonale Evusheld

CATANZARO – Si è svolto oggi il web meeting organizzato dal dipartimento Tutela della salute della Regione Calabria con il supporto del Gruppo tecnico per l’emergenza Covid–19, dedicato alla gestione dei pazienti più fragili affetti dal Covid-19. L’evento ha visto il coinvolgimento dei medici che hanno in cura i pazienti più fragili ed immuno-compromessi in modo da poter elaborare le più idonee strategie di trattamento e di prevenzione.

Il professore Carlo Torti che ha relazionato all’evento ha evidenziato come sia importante conoscere in anticipo questa categoria di pazienti, che andrebbero visitati nei centri appositamente individuati dalla Regione Calabria por poter individuare precocemente la strategia di trattamento più idonea. Particolare rilievo è stato posto sulla profilassi pre-esposizione. Si tratta di anticorpi a lunga durata d’azione che vanno somministrati ai pazienti che hanno disturbi del sistema immunitario per proteggersi dal Covid.

La dottoressa Simona Mirarchi, responsabile dell’ufficio distribuzione per conto regionale, in rappresentanza del Gruppo tecnico per l’emergenza Covid-19, ha dettagliato gli aspetti normativi e i modelli organizzativi adottati in Regione per l’erogazione delle risorse terapeutiche attualmente disponibili per la profilassi ed il trattamento dell’infezione da Sars-Cov 2, soffermandosi in particolare sul nuovo percorso di prescrizione da parte dei medici di medicina generale e dispensazione nel canale della distribuzione per conto dell’antivirale orale Paxlovid e sulla prescrizione dell’anticorpo monoclonale Evusheld per la profilassi dell’infezione nei soggetti immunocompromessi che richiedono una profilassi pre-esposizione al virus.

Nel corso della riunione sono stati evidenziati i dati relativi all’erogazione del paxlovid che risultano essere in costante aumento in termini di dispensazioni grazie all’impegno dei medici di medicina generale e della filiera distributiva. Dal confronto costruttivo è emersa la volontà nei prossimi giorni di rimuovere gli ostacoli che ad oggi hanno impedito la somministrazione di questo farmaco cosi importante per la protezione contro l’infezione da Covid-19 dei pazienti più fragili. A tal riguardo, ulteriori iniziative saranno intraprese dal gruppo tecnico regionale.

La ricognizione del debito della sanità calabrese è dirimente a qualsiasi tentativo di uscire dal Piano di rientro. La mancata adozione del Programma operativo 2022-2023 blocca il Piano straordinario delle assunzioni e i 60 milioni annui del contributo di solidarietà

VIBO VALENTIA – Il responsabile Pd Salute per il Mezzogiorno, Carlo Guccione ha partecipato oggi a Vibo ad “Agorà democratiche” dal titolo “La Sanità si cura”. “La Calabria, dopo 13 anni di commissariamento, continua ad essere sottoposta al Piano di rientro che prosegue attraverso l’adozione di un nuovo Programma operativo 2022-2023. La struttura commissariale, con protocollo 169 del 4 agosto 2021, ha trasmesso la bozza del Programma operativo ai Ministeri della Salute, dell’Economia e delle Finanze per la valutazione ma nonostante le riunioni del Tavolo Adduce, tenutesi a dicembre 2021 e aprile 2022, non è stato approvato. Anzi sono state riscontrate diverse criticità”.

“Senza l’adozione del Programma operativo 2022-2023 – ha dichiarato Guccione – non è possibile attivare il Piano straordinario Calabria per l’assunzione di personale medico, sanitario e sociosanitario anche nel settore dell’emergenza-urgenza, in deroga ai tetti di spesa, né utilizzare le risorse del Contributo di solidarietà stanziate, in base al decreto-legge 150/2020 (Decreto Calabria), al fine di supportare gli interventi di potenziamento del servizio sanitario regionale stante la grave situazione economico finanziaria e sanitaria presente nella Regione. In particolare, sessanta milioni è la cifra accantonata per ciascuno degli anni 2021, 2022, 2023 per il contributo di solidarietà a favore della Calabria”.

“La nostra è l’unica regione in cui diminuisce la spesa per il personale: ‘In merito al costo del personale sull’intero SSR e per singolo ente del SSR si rileva – viene riportato nel verbale del Tavolo Adduce – la gravità della circostanza che durante l’anno 2020, anno caratterizzato dalla pandemia, vi è stata una diminuzione del costo del personale pur essendo state preordinate risorse aggiuntive straordinarie per la pandemia’. La ricognizione del debito della sanità calabrese è dirimente a qualsiasi tentativo di uscire dal Piano di rientro. In Calabria il problema non sono le risorse, anzi ne abbiamo fin troppe. Quello che rischia di portare a un punto di non ritorno la sanità calabrese – dichiara Guccione – sono i ritardi che scaturiscono da una incapacità gestionale e da una pubblica amministrazione non all’altezza”.

“Come si può pretendere – conclude Guccione – di risanare il debito sanitario, sicuramente superiore a quello che nel 2009 ha portato la Calabria al commissariamento, se non riusciamo neanche a quantificarlo o a bloccare il meccanismo che continua a produrre ulteriore debito? Una cosa è certa: lo Stato è in debito con i calabresi. Ecco perché lo Stato dovrà farsi carico del debito che ha maturato in questi 13 anni di commissariamento della sanità calabrese attraverso interventi e procedure che portino all’azzeramento dello stesso”.

A Lamezia, Soveria Mannelli e Soverato un cronoprogramma per recuperare le liste di attesa per interventi e prestazioni specialistiche

CATANZARO – L’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro ha messo a punto un cronoprogramma per recuperare le liste di attesa per interventi e prestazioni specialistiche che si sono accumulati nei due anni di pandemia legata al Covid-19. Il programma prevede l’abbattimento consistente delle liste d’attesa e il potenziamento delle prestazioni chirurgiche nei tre presidi ospedalieri di Lamezia Terme, Soveria Mannelli e Soverato. Un obiettivo, è scritto in una nota, “fortemente voluto dal commissario straordinario dell’Asp Ilario Lazzato, in ottemperanza al decreto del commissario ad acta n. 13/2022 della Regione Calabria, che ha promosso diversi incontri propedeutici, insieme al Direttore amministrativo aziendale e al Direttore sanitario aziendale, alla presenza dei Dipartimenti e dei Distretti dell’Asp di Catanzaro, del responsabile Cup, del Direttore ufficio personale, Direttore del presidio ospedaliero unico, del responsabile Screening oncologici”.

A tal proposito, prosegue la nota, “è stato approvato il cronoprogramma degli interventi che verranno eseguiti presso gli ospedali ‘Giovanni Paolo II’ di Lamezia Terme, di Soverato e di Soveria Mannelli. L’azione di recupero delle prestazioni chirurgiche è stata concordata con i direttori delle unità operative afferenti al Dipartimento di Area chirurgica diretto da Manfredo Tedesco. Grazie all’impegno e all’entusiasmo degli operatori sanitari gli interventi per le patologie oncologiche saranno calendarizzati anche nelle giornate di sabato a Soveria Mannelli e di domenica a Lamezia Terme. Relativamente alla specialistica ambulatoriale – conclude la nota – sono state aperte le agende da parte del Cup. Un ringraziamento particolare va rivolto a tutti gli operatori sanitari e amministrativi che hanno aderito alla proposta della Direzione Generale con senso di responsabilità ed abnegazione”.

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