La meccatronica è nel DNA di HSD Mechatronics, esperta in componenti d’avanguardia

2022-05-14 21:12:25 By : Mr. KERRY Chen

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GrindTec 15-18 marzo 2022 Augsburg (D)

Seatec Compotec 17-18 marzo 2022 Marina di Carrara (MS)

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Lo stabilimento HSD di Gradara sviluppa un’ampia gamma di dispositivi e apparecchiature meccatroniche, tra cui elettromandrini e teste birotative, tavole rotobasculanti con tecnologie Industria 4.0 ready.

Trent’anni da protagonista nella produzione di componenti performanti e tecnologicamente avanzati per macchine utensili e robot. HSD Mechatronics, parte di Biesse Group, offre nuovi spunti ai propri clienti per ottimizzare la produzione 

Integrare i sistemi produttivi per semplificare i processi e aumentare l’efficienza: è un obiettivo fondamentale della meccatronica, disciplina che include oggi anche elementi legati alla sicurezza, all’organizzazione, al miglioramento delle condizioni di lavoro, secondo i principi espressi da Industria 4.0.

HSD Mechatronics (parte di Biesse Group), sita a Gradara, in provincia di Pesaro e Urbino, è un Gruppo leader nella progettazione, produzione e commercializzazione di elettromandrini, teste birotative e componenti tecnologicamente avanzati per la lavorazione del metallo, leghe, materiali compositi e legno destinati ai produttori di Automotive, Aerospace, Consumer Electronics, Robotics, Furniture & Building. È anche la prima media azienda italiana, con il suo stabilimento di Gradara, a essere Lighthouse Plant del cluster Fabbrica Intelligente. Concretamente ciò significa che l’impresa ha saputo far evolvere la propria offerta aspirando anche a perseguire l’obiettivo “zero difetti”.

Con i suoi 80 milioni di euro di fatturato annuo e 340 dipendenti nel mondo, HSD, un’eccellenza nella meccatronica e nell’automazione, è il secondo produttore mondiale di elettromandrini.

Con i suoi 80 milioni di euro di fatturato annuo e 340 dipendenti nel mondo (la Casa madre Biesse fattura 706 milioni l’anno), HSD, un’eccellenza nella meccatronica e nell’automazione, è il secondo produttore mondiale di elettromandrini, componenti strategici per le macchine utensili. Fondata 30 anni fa da Biesse, ha avviato un processo di open innovation, rendendo digitale, integrata ed estesa l’intera supply chain. Oggi infatti – grazie a intelligenza artificiale, digital twin, machine learning, unitamente all’esperienza maturata nel tempo, e grazie al supporto dell’Università Politecnica delle Marche e la Sapienza di Roma, nonché quello di EN4, piccola realtà tecnologica umbra nata come spinoff dell’Università di Perugia – ha dato vita, nello stabilimento di Gradara, a una nuova generazione di prodotti: elettrospindle 4.0, elettromandrino interconnesso, che ha fatto compiere un ulteriore salto di qualità alla sua offerta, diventando “dimostratore tecnologico” a tutti gli effetti e coinvolgendo le altre realtà della filiera nella logica 4.0.

“La grande sfida che hanno davanti le imprese utilizzatrici di beni strumentali è evitare i fermo macchina”, spiega Nedim Mehmedovic, Product Management High Power Cutting. “Per noi ‘zero difetti’ significa anticipare eventuali interventi e trovare velocemente la soluzione di problemi. Il sito di Gradara, dove lavorano circa 200 addetti, è una struttura di 8.000 metri quadrati organizzata secondo i principi del just in time e della lean production; sviluppa un’ampia gamma di dispositivi e apparecchiature meccatroniche, tra cui elettromandrini e teste birotative, tavole rotobasculanti con tecnologie 4.0 ready, che abilitano il cliente a cogliere le opportunità e i benefici della quarta rivoluzione industriale. L’azienda opera attraverso l’headquarter in Italia e cinque filiali ubicate nei principali mercati, assicurando ai clienti un servizio immediato e qualificato. HSD ha messo a punto, quindi, un modello logistico e produttivo capace di soddisfare adeguatamente ogni richiesta, proponendo prodotti standard e personalizzati”, dice Mehmedovic.

“Lo stabilimento, inoltre, ha un duplice scopo: costruire elettromandrini smart, che trasmettono una pluralità di informazioni relative a diverse grandezze da incrociare in un apposito data lake; mettere a punto una linea di produzione Zero Defects che coinvolga aziende a monte e a valle, per una filiera interconnessa e avanzata”, continua Mehmedovic. “Nel nostro settore l’evoluzione meccatronica è sempre più una necessità legata alla competitività e all’elevata qualità dei prodotti, ovvero un must per la Zero Defects Factory”.

Nedim Mehmedovic, Product Management High Power Cutting: “Nel nostro settore l’evoluzione meccatronica è sempre più una necessità legata alla competitività e alla elevata qualità dei prodotti, ovvero un must per la Zero Defects Factory”.

Gli elettromandrini per la lavorazione dei metalli sono caratterizzati da un ampio range di potenza e velocità di rotazione, senza trascurare l’elevata affidabilità.

In particolare, la nuova gamma di elettromandrini ES10 Line, presentata anche a EMO MILANO 2021, è stata pensata per equipaggiare centri di lavoro verticali che lavorano componenti a geometria variabile di piccole e grandi serie e per diverse tipologie di materiali (dall’alluminio alla ghisa fino agli advanced material); grazie al precarico variabile sui cuscinetti può adattarsi a vari processi di lavorazione. Per rispondere a tutte le necessità in termini di coppia e velocità, sono disponibili tre versioni asicrone:15 kW (entry level), 25 kW (high speed) e 30 kW (high torque).

“Gli elettromandrini ES10 Line”, dice Nedim Mehmedovic, “sono dotati di kit albero, che permette di ridurre al minimo il tempo di fermo macchina durante l’attività di manutenzione. Questa nuova gamma assicura agli utilizzatori un prodotto in grado di adattarsi alle esigenze e ai ritmi pressanti del mercato attuale”.

Studiata per essere modulare e rispondere a tutte le applicazioni, la ES10 Line assicura un’ampia gamma di opzioni: lubrorefrigerante ad alta pressione attraverso l’asse, sensore di vibrazione, sensore per la misurazione dell’allungamento albero, sonde termiche sui cuscinetti anteriori e/o posteriori. Su richiesta, inoltre, si può montare anche il sistema di blocco albero per eseguire, oltre alle operazioni di fresatura, anche lavorazioni di tornitura.

Completamente “made in HSD”, ES10 Line equipaggia i motori progettati dall’azienda al proprio interno, per garantire massima qualità ed efficienza.

“EMO MILANO 2021 è stato un appuntamento importante e l’occasione per presentare la collaborazione con KUKA Italia, partner tecnologico d’eccezione”, ha dichiarato Laura Alesi, HSD Marketing Manager. “KUKA Italia è riconosciuto in tutto il mondo per eccellenza tecnologica, innovazione e competenza digitale e nell’attuale scenario tecnologico, HSD affronta la sfida della rivoluzione 4.0 cogliendo tutti vantaggi e le opportunità che questa offre. Grazie a questa partnership, infatti, l’azienda rafforza il valore delle soluzioni offerte, ponendo sempre il cliente al centro dei suoi interessi”.

Questa collaborazione ha dato origine a una serie di iniziative dedicate al mondo dei robot, proposte da HSD a EMO MILANO 2021 nell’area dello stand dedicata alle applicazioni robotiche.

“Con ‘applicazione robotica’ intendiamo isole di lavoro (di fresatura o celle robotiche) costituite da robot antropomorfi equipaggiati con un elettromandrino e, in base alle richieste, anche da una tavola fissa, rotante (da incasso, basculante), dove fissare il pezzo da lavorare. L’obiettivo è far conoscere e supportare gli integratori che realizzano celle robotiche, proponendo i prodotti che HSD ha sviluppato. Grazie a un team di esperti, sono state create tre macroclassi: W+, W++ e W+++, ciascuna costituita dall’insieme di famiglie di elettromandini compatibili per peso – e quindi al payload – a una certa famiglia di robot industriali KUKA. Tutte le specifiche delle tre famiglie di elettromandrini e delle restanti famiglie per applicazioni robotiche sono state inserite in un nuovo catalogo ‘robot’, dove sono indicate anche tutte le tipologie di materiali lavorabili”, spiega Mehmedovic.

La nuova gamma di elettromandrini ES10 Line, presentata anche a EMO MILANO 2021, è stata pensata per equipaggiare centri di lavoro verticali che lavorano componenti a geometria variabile di piccole e grandi serie e per diverse tipologie di materiali.

Oltre alle importanti novità HSD segnalate, ricordiamo anche un’intera gamma di soluzioni dedicate alle lavorazioni di metalli e leghe, tra cui teste di fresatura, elettroteste a due assi con motori Direct Drive HSD, tavole rotanti mono e doppia spalla, dotate anch’esse di motori Direct Drive HSD.

EMO MILANO 2021 è stata per l’azienda anche un’occasione per presentare il nuovo mood grafico e concept comunicativo rivolto al mondo “Metal”, e per celebrare insieme ai clienti i suoi primi trent’anni.

“HSD si propone come Global Mechatronics Partner dei costruttori di macchine utensili”, conclude Nedim Mehmedovic. “Lavoriamo insieme ai clienti per progettare soluzioni innovative. Perché ciascuno di loro ha esigenze diverse, che cambiano in base ai progetti. Siamo pronti alle sfide del futuro, consapevoli dell’esperienza e delle competenze maturate nel tempo”. ©TECN’È

“Con ‘applicazione robotica’ intendiamo isole di lavoro (di fresatura o celle robotiche) costituite da robot antropomorfi equipaggiati con un elettromandrino e, in base alle richieste, anche da una tavola fissa, rotante (da incasso, basculante), dove fissare il pezzo da lavorare”, dice Mehmedovic.

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