Hai mai sentito parlare del lavoro con part-time verticale nel 2022? Si tratta di una tipologia di contratto diversa da quella del tradizionale contratto part-time, che tuttavia sta diventando sempre più diffusa. Vediamo, quindi quali sono le news dell’ultima ora sul lavoro part-time verticale.
Si sta sentendo sempre più spesso parlare del contratto di lavoro con part-time verticale. Si tratta, dunque di una forma diversa rispetto al tradizionale lavoro di part-time, che richiede la necessità da parte dei lavoratori di comprendere effettivamente quali sono le sue peculiarità e le differenze sostanziali rispetto alle altre categorie di contratto.
A questo proposito, occorre anche precisare che nel corso dei primi mesi dell’anno attualmente in corso del 2022, il contratto di lavoro con part-time verticale è stato interessato da una serie di ulteriori novità che dovranno essere capite e comprese da chi sta svolgendo una prestazione lavorativa con questo tipo di contratto.
In tal senso, quindi, nei prossimi paragrafi del seguente articolo, andremo innanzitutto a chiarire una domanda essenziale, ovvero: cos’è un contratto di lavoro part-time verticale? Come funziona questo tipo di contratto di lavoro?
Inoltre, al fine di comprendere anche quali sono le news dell’ultima ora sul lavoro part-time verticale, si andranno anche a ripercorrere ed evidenziare le circolari e i messaggio più importanti che sono stati pubblicati e comunicati da parte dell’istituto INPS.
Dunque, prima di andare ad approfondire tutte le questioni e le peculiarità che contraddistinguono oggi il lavoro svolto con un contratto part-time verticale, è necessario andare a chiarire e mostrare quali sono essenzialmente tutte le tipologie di contratto di lavoro part-time.
Come suggerito dalla parola, quando si parla di contratto di lavoro part-time, si fa riferimento ad un contratto in cui il soggetto svolge un lavoro esclusivamente per un tempo “ridotto” in confronto all’orario lavorativo che solitamente contraddistingue un contratto full-time, ovvero dal lavoro a tempo pieno.
In questo senso, attualmente è possibile riconoscere la sussistenza di ben tre diverse tipologie di part-time. Queste sono essenzialmente tre, ovvero: il contratto di lavoro part-time verticale detto appunto ciclico, successivamente troviamo un contratto di lavoro di tipo part-time orizzontale ed, infine, vi è il lavoro part-time misto.
Nello specifico, quando si parla di contratto di lavoro part-time orizzontale si intende fare riferimento ad una riduzione di orario lavorativo, sulla base del tradizionale orario che viene rispettato ordinariamente da parte del soggetto che svolge la prestazione.
Quando si parla di contratti di lavoro part-time, è necessario innanzitutto fare una distinzione essenziale che fa riferimento essenzialmente alla sussistenza di quattro tipologie di part-time.
A questo proposito, ciascuna di queste diverse categorie di contratto di lavoro è essenzialmente contraddistinta da una specifica quantificazione delle ore lavorative, ma non solo. Infatti, un’ulteriore differenziazione è quella che fa riferimento alla relativa distribuzione delle ore nell’arco dell’intera giornata di lavoro.
Per questo motivo, quando si parla di part-time verticale, una prima definizione dovrà essere ripresa sulla base del testo contenuto all’interno del decreto legislativo numero 81 dell’anno 2015.
Nello specifico, con un contratto di lavoro part-time verticale, si va a regolamentare una prestazione che potrebbe poi essere a tutti gli effetti trasformata in un lavoro a tempo pieno. Tuttavia, in questo caso, il lavoratore potrebbe svolgere la propria prestazione come un full-time soltanto durante determinati giorni del mese oppure dell’anno.
Dunque, prima di andare ad approfondire ulteriormente le caratteristiche distintive del funzionamento del lavoro part-time verticale e le novità principali di questo contratto di lavoro per il 2022, è necessario anche chiarire un altro aspetto.
Ovvero, il dipendente che svolge un’attività di lavoro con il contratto part-time verticale gode dei medesimi diritti degli altri lavoratori che svolgono una prestazione lavorativa con un contratto a tempo pieno.
Ciò significa, quindi, che in linea generale, quando si svolge una prestazione di lavoro che viene regolata attraverso un contratto part-time verticale, il lavoratore potrà avere la possibilità di godere dello stesso diritto al periodo di prova, ad usufruire delle maggiorazioni e degli importi previsti per gli straordinari, che contraddistinguono un contratto di lavoro full time normale.
Inoltre, l’uguaglianza dei diritti tra i lavoratori che hanno un lavoro part-time verticale e quelli che ne hanno un full-time a tempo pieno, si traduce anche nella possibilità di beneficiare degli stessi diritti per quanto riguarda la retribuzione spettante.
Tuttavia, come accade molto spesso, anche per il lavoro svolto con un contratto part-time verticale è necessario chiarire che vi sono alcune particolarità ed eccezioni che potrebbero di fatto determinare l’esistenza di differenze tra i lavoratori che svolgono un lavoro full time e quelli con questa tipologia contrattuale.
Come evidenziato anche all’interno dell'articolo di avvocato360.it dedicato proprio al lavoro con contratto part-time verticale, è necessario anche fornire ulteriori specifiche per quanto riguarda la possibilità di trasformare di fatto un contratto precedentemente stipulato come tempo pieno ad uno nuovo che prevede la possibilità di un lavoro part-time verticale.
Infatti, la legge di riferimento ha predisposto l’effettiva possibilità di effettuare tale trasformazione, il quale accordo tuttavia dovrà avvenire a seguito della pubblicazione di un atto scritto, e previa comunicazione con modello Unilav entro i cinque giorni successivi presso il Centro per l’impiego.
Tuttavia, quando si parla della trasformazione di un contratto precedente a tempo pieno ad uno di lavoro part-time verticale, bisogna chiarire anche una condizione.
Infatti, nei casi in cui il lavoratore a cui è stata proposta tale trasformazione decida di rifiutare la modifica del contratto e dunque del proprio orario di lavoro, tale rifiuto non potrà essere considerato come una motivazione valida ai fini del licenziamento.
Abbiamo quindi fornito ulteriori approfondimenti in merito a ciò che contraddistingue a tutti gli effetti il funzionamento di un contratto di lavoro part-time verticale nel 2022.
Tuttavia, ora è arrivato il momento di parlare anche di un’altra questione altrettanto importante ai fini dell’accesso ai trattamenti pensionistici, ovvero: come si può andare in pensione quando si svolge un lavoro part-time verticale?
In tal senso, è necessario innanzitutto affermare che anche in termini di accesso ai trattamenti della pensione, i cittadini che svolgono un lavoro part-time verticale ciclico potranno godere degli stessi diritti dei lavoratori con un contratto di lavoro a tempo pieno. Tuttavia, nel loro caso, è opportuno fare alcune precisazioni.
Infatti, chi svolge una prestazione di lavoro part-time verticale nel 2022 potrà godere dell’inclusione ai fini pensionistici anche di quei periodi di lavoro in cui il soggetto non ha effettivamente svolto la sua prestazione.
Dunque, questo meccanismo permette di andare ad incidere sulla contribuzione della pensione, ma non sull’effettiva durata del rapporto lavorativo.
A questo proposito, sulla base dell’ammontare complessivo dei contributi lavorativi effettivamente versati durante l’intero anno lavorativo con lavoro part-time ciclico verticale, questo dovrà essere poi riproporzionato da parte dell’Istituto sull’intero anno, ovvero per le 52 settimane annue.
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