Reddito di cittadinanza: così cambia con il decreto Aiuti

2022-08-08 07:57:54 By : Ms. xinchun He

Il Decreto aiuti ha stabilito un’importante novità per il Reddito di cittadinanza: non sarà indispensabile l’attività degli intermediari per trovare lavoro.

Grazie al Decreto Aiuti approvato dall’uscente Governo Draghi per aiutare famiglie e lavoratori ad affrontare i mesi duri che aspettano il Paese, sono tante le novità introdotte, anche sotto il profilo del mondo del lavoro.

Indennità per i lavoratori a tempo parziale ciclico verticale, dilazione riscossione e modifiche al reddito di cittadinanza. Sono tra le principali novità della conversione del Decreto Aiuti nella legge n. 91/2022 contenute nella circolare n. 9 del 2 agosto 2022 della Fondazione studi consulenti del lavoro.

Importante novità arriva sul fronte del reddito di cittadinanza: all’articolo 34-bis si precisa che i datori di lavoro privati possano proporre offerte di lavoro congrue direttamente ai percettori del reddito, senza passare da figure intermedie, dovendo però comunicare l’eventuale mancata accettazione al centro per l’impiego competente, anche ai fini della decadenza del beneficio. Una modifica che ha l’obiettivo di snellire il procedimento previsto per l’incontro tra domanda e offerta nel mondo del lavoro e che garantisce al datore di lavoro la possibilità di assumere direttamente il lavoratore senza lungaggini e burocrazie aggiuntive.

Nello specifico poi, l’articolo 2-bis del decreto convertito prevede per quest’anno il riconoscimento di un’indennità una tantum pari a 550 euro per i lavoratori dipendenti di aziende private titolari, nel 2021, di un contratto di lavoro a tempo parziale ciclico verticale, tipologia dove la prestazione lavorativa viene concentrata in determinati mesi dell’anno o settimane del mese.

Altra modifica apportata dal provvedimento, l’introduzione dell’articolo 15-bis che innalza a 120 mila euro, in luogo dei 60mila euro previsti in precedenza per ogni singola cartella, la soglia per ottenere la rateizzazione con modalità semplificata del pagamento delle somme iscritte a ruolo.

La legge di conversione conferma all’articolo 32 l’iter di erogazione dell’indennità di 200 euro nella mensilità di luglio a lavoratori dipendenti e pensionati con reddito non superiore a 35 mila euro per l’anno 2021, titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, ma anche stagionali, lavoratori dello spettacolo e del turismo, domestici, autonomi e occasionali, percettori del reddito di cittadinanza, incaricati di vendite a domicilio e autonomi senza partita Iva.

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