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Evolut ha recentemente collaborato con Dewalt, azienda specializzata nella produzione di macchine e utensili professionali, in un progetto di Industria 4.0.
Ottenere un’isola robotizzata compatibile con i criteri di Industria 4.0, in grado di snellire i processi di asservimento: è la sfida lanciata a Evolut da Dewalt, azienda specializzata nella produzione di macchine e utensili professionali.
“Per quanto difficile possa essere la vita, c’è sempre qualcosa che è possibile fare. Guardate le stelle invece dei vostri piedi”. Questa frase di Stephen Hawking, presente sul sito web di Evolut (www.evolut.it), ci permette di intuire chiaramente la filosofia e l’approccio nei confronti del mercato di questa importante azienda bresciana che opera nel panorama nazionale dell’automazione industriale. Sì, perché oggigiorno, nello scenario disegnato dalla quarta Rivoluzione Industriale, la vera sfida è realizzare progetti che possiedano intrinsecamente le caratteristiche domandate da Industry 4.0, tecnologie digitali e collaborative comprese: Evolut, grazie a una conoscenza approfondita di processi e componenti, frutto di una presenza più che ventennale sul mercato, è oggi in grado di mettere la sua esperienza al servizio dei clienti, abilitandoli a poter sfruttare le migliori tecnologie e le soluzioni più innovative disponibili. Lo dimostra una recente collaborazione tra Evolut e Dewalt (www.dewalt.it), azienda di Corciano, provincia di Perugia, specializzata nella produzione di macchine e utensili professionali, fondata nel 1953 e oggi parte del Gruppo Stanley Black & Decker.
Dewalt aveva la necessità di ottenere un’isola robotizzata con la possibilità di snellire gli asservimenti all’isola stessa, per il materiale in ingresso (materiale grezzo) e in uscita (materiale finito).
“L’esigenza del nostro cliente era proprio quella di avere un impianto in linea con i requisiti dell’Industria 4.0 e con i concetti della Lean Manufacturing”, racconta a TECN’È Massimiliano Conforti, Direttore Generale di Evolut. “Dewalt aveva già fatto una serie di interventi in questa direzione e aveva la necessità di ottenere un’isola robotizzata compatibile con i medesimi criteri, con la possibilità di snellire gli asservimenti all’isola stessa, per il materiale in ingresso (materiale grezzo) e in uscita (materiale finito)”. Evolut ha dunque progettato e costruito un’isola robotizzata composta da un robot antropomorfo montato su una slitta motorizzata gestita come asse esterno quindi come asse comandato e controllato dal robot. Intorno alla slitta sono stati posizionati dei cassoni, alcuni per alloggiare i materiali grezzi, altri capaci di ricevere i pezzi finiti dalla lavorazione meccanica, gestita anch’essa da robot. L’accesso a queste zone di posizionamento dei cassoni non prevede alcuna protezione fisica: vengono controllati tramite laser scanner. Questo agevola anche gli operatori addetti alla logistica, agevolando l’accesso all’area.
“Mi piace sottolineare che il robot gestisce più mix produttivi, ovvero prodotti di tipologie diverse, in accordo con le esigenze dettate dal gestionale aziendale di Dewalt. Questa cella produce infatti un kit di componenti composto da quattro elementi differenti. Per fare un kit bisogna realizzare almeno un oggetto per ogni tipo, è però possibile produrre un solo elemento del kit, gestendo anche un accumulo di particolari, altro vantaggio poiché si può sfruttare la cella senza richiedere un ulteriore impegno a livello di spazio e di logistica aziendale: i flussi produttivi vengono ottimizzati anche in questo modo”, aggiunge Conforti. La soluzione completa dell’isola robotizzata è nata in stretta sinergia tra Evolut e il suo cliente. “Abbiamo raccolto la loro esigenza di snellire l’asservimento di questa isola robotizzata. In alternativa si sarebbero potute realizzare soluzioni con dei nastri trasportatori, molto più ingombranti, che avrebbero richiesto un maggior impiego di risorse e di personale (il nastro si sarebbe dovuto caricare a mano e l’operatore avrebbe dovuto prelevare i pezzi dai cassoni, con una serie di problematiche anche a livello ergonomico…) rispetto alla soluzione finale, nella quale l’impegno dell’operatore termina una volta che sono stati posizionati i cassoni nell’area robotizzata”, sottolinea il Direttore Generale dell’azienda bresciana.
Evolut, fondata ventisette anni fa, è un’importante azienda bresciana che opera nel panorama nazionale dell’automazione industriale.
Il progetto creato da Evolut è già operativo da qualche mese. “Abbiamo centrato tutti gli obiettivi, anche dal punto di vista logistico: l’isola è in grado di produrre in modo del tutto autonomo, il layout soddisfa a pieno l’esigenza del cliente, la gestione dei flussi è molto snella grazie al posizionamento dei cassoni e c’è la piena compatibilità ai requisiti di Industria 4.0 dal punto di vista della gestione dei cicli produttivi, in base alle indicazioni che provengono dal gestionale aziendale” sottolinea Conforti. Nel panorama degli integratori Evolut, grazie alla sua esperienza e alla sua struttura, riesce dunque a gestire le richieste di consulenze specifiche e più particolari, tutto questo tenendo sempre al primo posto l’affidabilità e l’efficienza degli impianti robotizzati che realizza. E questo, è il caso di sottolinearlo, non è da tutti…
Grazie a una conoscenza approfondita di processi e componenti, Evolut è oggi in grado di mettere la sua esperienza al servizio dei clienti, abilitandoli a poter sfruttare le migliori tecnologie e le soluzioni più innovative disponibili.
FOCUS: A PROPOSITO DI INDUSTRIA 4.0
Evolut riceve tante richieste dal mercato in ottica Industria 4.0 ma quando si tratta di doverle mettere in pratica non tutte le aziende sono pronte. “Ci viene richiesta molta collaborazione per cercare possibili soluzioni per la trasformazione degli attuali impianti produttivi. Per esempio, tipicamente tutti i clienti possiedono un gestionale ma normalmente è a uso interno. La necessità di interfacciarlo con l’automazione ai fini dell’Industria 4.0 non è un passaggio così semplice e immediato”, afferma Massimiliano Conforti, Direttore Generale di Evolut. È necessaria un po’ di cultura pratica e di parecchia formazione sul campo: Evolut diventa dunque un consulente tecnologico. “Nel nostro ruolo di integratori, per soddisfare i requisiti di Industria 4.0, dobbiamo relazionarci con il cliente per creare ad hoc l’interfacciamento con i gestionali. Industria 4.0 è una voce generale e globale ma va analizzata caso per caso, cliente per cliente, tenendo conto che questi possono avere certamente prodotti differenti ma soprattutto necessità ed esigenze differenti. Di base, la manutenzione predittiva e preventiva interessa tutti al fine di aumentare l’efficienza degli impianti, ma lo scambio di dati con il gestionale aziendale deve essere personalizzato e va affrontato caso per caso”. Sistemi interconnessi tra loro e con il sistema gestionale dell’azienda: non sembra nulla di così “nuovo” ma finora, come giustamente sottolineava Conforti, questi concetti erano relegati a un ruolo più teorico che concreto. “Non è tutto completamente nuovo, sono i criteri con cui applicare determinate tecniche o meccanismi che cambiano ma certe soluzioni, dal punto di vista tecnico, non sono nuove. La tracciabilità del prodotto, per esempio, è una pratica che facciamo da anni ma non era collocata all’interno di un sistema interconnesso come richiesto da Industria 4.0. Sul fronte delle innovazioni, invece, per certi versi il nostro reparto Ricerca & Sviluppo è già avanti anni luce”. ©TECN’È
Una presenza più che ventennale sul mercato permette al team Evolut di poter realizzare impianti con tutte le caratteristiche richieste da Industry 4.0.
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