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Un “Welding day” è stato recentemente organizzato dalla filiale italiana di Yaskawa Motoman a Modena per illustrare le novità dell’azienda in ambito saldatura automatizzata.
Yaskawa Motoman vanta una vera e propria specializzazione nel campo della saldatura automatizzata, nel suo catalogo compaiono robot e generatori dedicati a questo tipo di lavorazione, veri e propri impianti integrati. Un “Welding day” è stato recentemente organizzato a Modena dalla filiale italiana: nel corso dell’evento sono stati presentati i nuovi sviluppi della robotica in ambito saldatura. di Giancarlo Giannangeli Un “Welding day” è stato organizzato dalla filiale italiana di Yaskawa Motoman (www.motoman.it) a Modena. Il gruppo giapponese è noto per l’ampia gamma di robot industriali offerti sul mercato globale mediante una rete di 60 sedi in tutto il mondo, di cui 21 in Europa. Ha un parco installato che supera ormai le 200.000 unità in ogni settore applicativo, con particolare riguardo a quello della saldatura, oggetto dell’evento. Si tratta di apparecchiature progettate per soddisfare le esigenze particolari in questo settore, che possono sintetizzarsi in velocità e precisione. Il gruppo Yaskawa è attivo anche nel campo dell’azionamento (motori e inverter), sviluppando così una conoscenza trasversale che si rivela fondamentale nell’ottimizzare gli impianti, fino a fornire soluzioni integrate, isole di saldatura; quella più compatta è carenata e può essere sollevata e spostata come una macchina utensile. In altre configurazioni di maggiori dimensioni, l’isola può comprendere uno o più robot e posizionatore a due stazioni a doppio tornio contrapposto. Si può anche impiegare un posizionatore roto-orbitale a 5 assi e 2 stazioni: questa applicazione è particolarmente adatta per la saldatura di elementi che, per la loro geometria complessa, necessitano di movimento ortogonale controllato e devono essere supportati da contropunta. Il cambio stazione avviene sull’asse verticale ed è gestito da un asse robot; a richiesta è installabile un giunto rotante per ogni stazione, per la distribuzione dell’impiantistica elettrica e pneumatica.
Il gruppo giapponese è noto per l’ampia gamma di robot industriali offerti sul mercato mediante una rete di 60 sedi in tutto il mondo, di cui 21 in Europa. A destra, Fausto Chiri, direttore commerciale di Yaskawa Italia. UN UNICO PRODUTTORE Nella sede di Modena di Yaskawa c’è una apposita sala dedicata a prove fisiche reali di saldatura su pezzi che il cliente può portare con sé per toccare con mano i migliori prodotti della tecnologia Yaskawa; è una installazione fissa e funzionante, destinata a rimanere disponibile per sempre e non solo per l’evento “Welding day”. Il robot di saldatura è ampiamente attrezzato. Per esempio, è dotato di un dispositivo cerca-giunto a telecamera laser, un innovativo sistema che permette di penetrare anche attraverso i fumi di saldatura e di trovare comunque il giunto tra i due pezzi da saldare, inseguendolo automaticamente per eseguire velocemente una saldatura perfetta. Si tratta di una soluzione tecnologica particolarmente utile nella carpenteria pesante: nella cantieristica navale, nella componentistica del settore energia, nel campo petrolchimico, capita spesso di saldare lunghe travi, e questa procedura automatica è ancora più utile se non si può fare affidamento sul cianfrino, che agisce come una specie di guida. Da sottolineare la totale integrazione. Fausto Chiri, direttore commerciale di Yaskawa Italia, precisa: “Normalmente il generatore per la saldatura è di un costruttore diverso da quello del robot, e quindi il produttore di robot deve farsi carico dell’integrazione tra i due prodotti. Qui invece anche il generatore è realizzato da Yaskawa, quindi è già totalmente interfacciato: il cliente non deve in alcun modo preoccuparsi dell’installazione, dato che l’intero sistema è già collaudato e pronto per lavorare, non è un assemblaggio eterogeneo”. Il generatore RL350 è una soluzione unica sul mercato; pochi spruzzi agevolano la pulizia del pezzo finale con un consistente abbassamento dei tempi produttivi e un buon risparmio energetico. Il cordone costante con basso apporto di calore non causa la deformazione del materiale né lo sfondamento. Si abbina perfettamente con il nuovo robot MA1440 a 6 assi, in cui la sigla ricorda l’area di lavoro in millimetri. È un’unità sviluppata proprio per garantire risultati di eccellenza in ogni condizione di utilizzo in saldatura, anche le più difficoltose. Si caratterizza per movimenti a migliore raggiungibilità e per una maggiore portata (6 kg), grazie al polso cavo che elimina anche l’ingombro dei cavi nelle aree di sicurezza; ciò significa che non possono verificarsi collisioni con il pezzo o con altre apparecchiature all’esterno del corpo stesso. L’operatore può contare su una lavorazione a più alta velocità su pezzi anche di difficile accessibilità e su una maggiore precisione; il tempo ciclo è sempre più ridotto.
L’area della sede di Modena di Yaskawa dedicata alle prove fisiche reali di saldatura. Qui sono installati i migliori prodotti della tecnologia Yaskawa, robot e generatori, apparecchiature progettate per soddisfare le esigenze del settore della saldatura.
Il generatore RL350 è una soluzione unica sul mercato; pochi spruzzi agevolano la pulizia del pezzo finale con un consistente abbassamento dei tempi produttivi e un buon risparmio energetico.
Soluzione Yaskawa con il nuovo robot MA1440 a 6 assi ed il controller DX200 che può gestire fino a 72 assi con controllo di sicurezza integrato.
RISPARMIO SU TUTTI I FRONTI Continuando sulle novità recentemente presentate dal gruppo giapponese, ecco il controller DX200, il meglio della tecnologia Yaskawa, come si poteva constatare nelle prova durante l’open house; basato su soluzioni brevettate, è destinato a diventare il nuovo cavallo di battaglia del gruppo giapponese. Può gestire 9 assi, compresi 3 assi di una eventuale apparecchiatura esterna, per esempio un tornio portapezzo a 2 assi; può attuare il controllo sincrono di 8 robot per un totale di ben 72 assi con controllo di sicurezza integrato. Il palmare di comando pesa meno di un chilogrammo e ha già guadagnato un riconoscimento internazionale per la sua ergonomia favorevole. Si interfaccia via rete, ma anche via USB, su cui è sempre possibile salvare i dati; il suo cuore è praticamente un PC con sistema operativo Windows CE. Con questa apparecchiatura Yaskawa ha voluto semplificare ulteriormente l’operatività, eliminando per esempio la necessità di un PLC aggiuntivo. In tal modo, si ottiene immediatamente un sensibile risparmio di costi, mentre, parallelamente, diminuisce la complessità dell’intera cella e ne guadagna l’affidabilità totale. La funzione denominata ARM, Advanced Robot Motion, fornisce alte prestazioni nel predisporre i percorsi di lavorazione, riducendo drasticamente i tempi di apprendimento del personale. In effetti la programmazione non è mai stata così facile e intuitiva; può essere attuata su uno schermo di tipo “touch” operando su un minimo numero di tasti, ulteriormente facilitata da nuove e potenti funzionalità. Si ottiene una elevata precisione della traiettoria mantenendo un’alta velocità. Lo spazio operativo viene totalmente simulato sullo schermo; il percorso può essere creato nello spazio tridimensionale e trasferito al sistema di controllo. Si tratta di una fase che può essere eseguita ormai anche in un ufficio a distanza; con i controller della generazione precedente, invece, bisognava servirsi del terminale e agire direttamente sulla torcia. Il nuovo concetto di sicurezza implementato nel DX200 lo rende un sistema a prova di manomissione. Un’altra novità è una nuova pinza di saldatura Spot, realizzata da Yaskawa con la consulenza dei tecnici della filiale italiana, ai quali si deve quindi buona parte della ricerca per mettere a punto questa soluzione innovativa. Si tratta di una pinza da saldatura leggera, adatta a robot di piccole dimensioni; si può sfruttare una maggiore concentrazione di automazione in spazi ridotti. Da non sottovalutare il risparmio energetico ottenuto proprio grazie a robot di minori dimensioni. A questo proposito, c’è da notare che la riduzione dei pesi, dei volumi, dei consumi energetici coinvolge tutta la produzione Yaskawa: “Ogni robot, oggi, a parità di dimensioni, è in grado di manipolare pesi doppi o tripli rispetto a qualche anno fa, ma la struttura futura dei robot Yaskawa sarà basata su una ancora minore quantità di materiale; la sua stessa costruzione richiede già oggi una minore quantità di energia”, dichiara Fausto Chiri. “Cominciano a predominare gli spazi cavi all’interno del corpo dei robot, accuratamente progettati per il loro scopo e dimensionati esattamente senza sprechi. Anche l’elettronica partecipa a questa gara: solo un decennio fa il controller era grande come un frigorifero, oggi è una scatola compatta. Inoltre al suo interno la costruzione è di tipo modulare, facilitando di gran lunga la manutenzione, potendosi sostituire immediatamente solo la scheda necessaria. Questa ottimizzazione determina un consumo sensibilmente inferiore dell’impianto, a seconda del tipo di applicazione e della taglia del robot”. Tra le applicazioni speciali spicca un impianto robotizzato destinato al settore medicale. Il robot è compatto, leggero e veloce; è caratterizzato da uno speciale rivestimento adatto all’ambiente sterile nel quale si suppone venga installato (camera sterile ISO class 5). Il trattamento delle superfici e gli elementi di fissaggio in acciaio inox lo rendono idoneo a lavaggi con acqua ossigenata, un liquido particolarmente corrosivo utilizzato nel settore per disinfettare. Il carico utile è di 3 kg, mentre la flessibilità nei movimenti lo pone al vertice nella sua categoria. La larghezza della base è di soli 200 mm, con attacchi cavi “bottom mounted”. La produttività sulla linea è assicurata anche grazie alle caratteristiche anticollisione incorporate nel controllo.
Tra le pinze di saldatura realizzate da Yaskawa l’ultima è la Spot, una pinza leggera, adatta a robot di piccole dimensioni che può sfruttare una maggior concentrazione di automazione in spazi ridotti.
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